Mi chiamo Massimiliano Moresco, sono nato a Genova nel 1976. Potrei iniziare la mia biografia dicendo “fin da quando ero piccolo, anzi in culla, anzi prima della nascita, ho avuto una naturale propensione per la scrittura.” Che poi, tra l’altro, perlomeno nel mio caso, non è nemmeno vero. Anzi. In ... (continua)
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Egli gridò,
gridò il suo sdegno
al cielo
per un mondo
ridotto a stagno
con rane saltellanti
dal suo sé
così distanti.
Però sorrise
al confine dei monti
che celava
i suoi racconti
le sue... leggi...
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Fummo silenzi ostili
e tu su me,
ombra avvinghiata,
armatura sventrata
per poco avvolgesti i miei canti.
Fosti un corno che fiutava l'aria
ed ogni fiato seminava furia
dov'io mangiai di sbieco
la valvola della tua anima svuotata.... leggi...
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Quando parli col pensiero in grembo
e la tua voce si diffonde profonda
come la pianta che radice affonda,
il tuo timbro è poesia.
Quando il tuo sorriso di mezzaluna
lampeggia sorridendo nei cieli neri
illuminando quegli oscuri pensieri,
la... leggi...
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Cosa sarà del lungo silenzio
quando sarà violato dalle parole
quando saremo in un campo di viole
a morire soli come Soli tra le stelle.
Cosa sarà del furore delle vette
quando il rumore diventerà fragore
quando saremo... leggi...
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E' una dolce preghiera
l'accovacciarsi di un figlio
nel grembo di madre.
E' un dolce sognare
sentir quei palpiti
fin dai primi vagiti
di sospiri e aliti.
E' una speranza d'immenso
quel dolce cantare
quel suono che sale
e nel quale... leggi...
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Occorre essere un po incoscienti
per essere almeno ridenti
per spiccare il volo con ali di cigno
per smembrare quel viso
col tempo, divenuto arcigno,
per essere ruscello che solca praterie,
diventare quella prateria che si liscia
con il dolce palmo... leggi...
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Genova la tua bocca
è uno specchio grigio
che inghiotte, in gola vorace
ogni sussulto di marea.
La vedi dal mare, distesa
sperse case accatastate come legna
una sopra l'altra, sparse.
Genova difesa da densi muri
noncurante, senza... leggi...
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Quanta amarezza trascino tra le stanche braccia
quanto tormento assegno al mio cuore
acciottolo pensieri nel sentiero dell'anima
per favorire i suoi rotondi ghirigori.
Sono una spugna che assorbe dolore
traggo dall'esistenza stille di sudata... leggi...
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Voglio strisciare
per annichilire il mio orgoglio
sfrontato, teso, avvolgente.
Rido in faccia al mio avversario
nel becero duello apparentemente vario
nell'umiliazione, sconfitto oltre il pudore,
leggo sulla sue ciglia a mezzaluna
stordente... leggi...
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Questa poesia è pubblicata anche nel sito RimeScelte |
«Con questo testo ho voluto descrivere quello che l'anima, nelle sue ignote richieste, compie quando l'uomo non adempie ai suoi desideri, quando i comportamenti dell'essere umano stesso non si dirigono nella direzione del destino che assieme devono compiere. Questo narrato prende ispirazione dalla concezione gnostica per cui l'anima possiede un progetto particolare per ogni soggetto e svelabile solamente attraverso la conoscenza di sé.» |
Inserita il 24/07/2013 |
Massimiliano Moresco
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«Avete mai provato a prendere il mercurio? fugge e si dilegua similmente ad un anguilla. L'anima, questa presuntuosa presenza, tenta in ogni modo di scavarsi un sua via ma pretende di non essere manovrata, di non essere inserita in luoghi temporali o in pensieri asettici. Deve e vuole viaggiare libera e sembra avere uno scopo ignoto, un destino che appare ineluttabile a gran parte degli uomini...» |
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